Il latte non “nasce” sugli scaffali del supermercato. È ciò che ieri mattina hanno appreso con stupore i piccoli alunni delle classi seconde della scuola primaria “Pascoli-Giovinazzi” di Castellaneta, impegnati nel primo mini-tour di “Scuola in Fattoria”, manifestazione itinerante fra le aziende agricole e quelle di trasformazione organizzata dall’area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia Agricoltori Italiani di Puglia.
Montati in pullman di buon mattino, circa 60 scolari accompagnati da 10 insegnanti e dallo staff della Cia, sono partiti da Castellaneta per una visita guidata all’azienda “Granarolo” di Gioia del Colle. Accolti dalla direttrice dello stabilimento Maria Antonietta Donvito, i giovani visitatori sono stati divisi in più gruppi: così, accompagnati dai dipendenti dello stabilimento Antonio Procino e Giovanni Colella, hanno scoperto tutte le fasi propedeutiche al confezionamento di bottiglie e tetrapak di latte fresco e a lunga conservazione.
La seconda tappa della prima uscita di “Scuola in Fattoria” è stata invece l’azienda agricola “Prichicca”, sita in contrada Caccamone al confine tra i territori di Castellaneta, Laterza e Gioia del Colle. Accompagnati dai fratelli Stano, titolari dell’azienda agricola, gli alunni sono stati a lungo a contatto con la natura, visitando la stalla, dando da mangiare foraggio a mucche e vitellini circa duecento e assistendo con gli occhi spalancati e meravigliati alla delicata fase della mungitura.
Dulcis in fundo, l’allegra scolaresca si è spostata nella vicina “Masseria Tafuri” dei fratelli Angelo e Michele Sergio. Lì, prima di una rigenerante sosta nei pressi del laghetto Tafuri, hanno assistito alle operazioni di raccolta del latte munto poco prima per essere trasferito nel caseificio per la successiva lavorazione. Una giornata da incorniciare per alunni, maestre, organizzatori e aziende ospitanti.
Poco prima dell’ora di pranzo, la carovana festosa della Cia ha fatto ritorno a Castellaneta con un ricco insegnamento: ciò che di buono quotidianamente portiamo in tavola non nasce per caso e già confezionato, bensì è frutto di lavoro, sacrificio e tanta passione degli agricoltori che sin dalle prime ore del mattino sono a lavoro nelle aziende per fornire prodotti freschi e trasformati che ogni giorno troviamo sulle tavole.