La Prefettura di Foggia metterà in campo una cabina di regia – composta da sindaci, organizzazioni agricole e forze dell’ordine – per contrastare l’abbandono indiscriminato e illegale di tonnellate di rifiuti nelle aree rurali del Foggiano. “E’ quanto ci ha annunciato il Prefetto Maurizio Valiante nell’incontro che abbiamo avuto con lui martedì 27 settembre”, ha dichiarato Silvana Roberto, la vicepresidente-vicario di CIA Agricoltori di Capitanata, l’organizzazione sindacale degli agricoltori che aveva chiesto di incontrare il Prefetto proprio per affrontare quella che, a tutti gli effetti, sta diventando una vera e propria piaga per le imprese agricole della provincia di Foggia. Da diversi mesi, infatti, tonnellate di ecoballe e di rifiuti di ogni tipo, anche quelli ‘speciali’ e più pericolosi per la salute dell’uomo, sono sversate nelle campagne da tir e camion provenienti dalla Campania, com’è stato accertato da indagini della magistratura. Ed è quanto è stato ormai appurato in seguito a decine di segnalazioni e denunce da parte degli agricoltori che, in alcuni casi, si sono ritrovati balle di immondizia fin dentro i propri campi, soprattutto quelli che affacciano su strade comunali e provinciali collegate agli assi autostradali.

Oltre a questo strano e inquietante giro di rifiuti scaricati illegalmente e provenienti dalla Campania, c’è poi il drammatico fenomeno dell’abbandono di materiale di scarto per l’edilizia, mobili, pneumatici, coperture in amianto. Per gli agricoltori si tratta di un duplice danno: da una parte, quei rifiuti e i conseguenti roghi rappresentano un fattore di rischio per le loro coltivazioni; dall’altro, la legge impone al proprietario dei terreni su cui sono stati abbandonati i rifiuti di provvedere di tasca sua allo smaltimento. Centinaia e a volte migliaia di euro per smaltire rifiuti abbandonati illegalmente da criminali senza scrupoli: oltre al danno, dunque, c’è anche la beffa per gli agricoltori. E per chi non si adegua, tirando fuori subito i soldi e provvedendo nel minor tempo possibile allo smaltimento, ci sono multe pesantissime e una denuncia penale. All’incontro col Prefetto, nella delegazione CIA Capitanata guidata dalla vicepresidente vicario Silvana Roberto, erano presenti il direttore provinciale Nicola Cantatore, Vito Merra componente del direttivo, l’altro vicepresidente Rino Mercuri, Maria D’Apice e Matteo Valentino del comitato provinciale.

“Criminalizzare gli agricoltori, in questo come in tanti altri casi, è del tutto ingiusto e fuorviante”, ha dichiarato Silvana Roberto. “Quello che sta accadendo ha a che fare con dinamiche e interessi della criminalità organizzata. La stragrande maggioranza delle aziende agricole è fatta di persone serie e perbene che stanno subendo questo gravissimo fenomeno riguardante il business criminale dello smaltimento illegale dei rifiuti. CIA Agricoltori Italiani di Capitanata è stata la prima organizzazione agricola a mettere in rilievo tutti gli aspetti di questo problema drammatico”. “Qualcosa si sta muovendo – ha aggiunto Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata – anche grazie all’allarme di cui ci siamo fatti portavoce. Coinvolgere comuni, organizzazioni agricole e forze dell’ordine in modo coordinato ci sembra un primo e importante passo per affrontare una situazione che si è fatta pesante e che sta arrecando danni enormi alle nostre aziende agricole”.