“Per contrastare la criminalità che minaccia, depreda e danneggia gli agricoltori della Capitanata occorrono decisioni coraggiose se non drastiche e un piano preciso che potenzi le risorse strumentali e umane a disposizione di forze dell’ordine e Magistratura: soltanto in questo modo lo Stato risponderà davvero alla domanda di sicurezza e legalità che arriva dal mondo agricolo della provincia di Foggia”. É Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, a spiegare quanto lui stesso ha relazionato e richiesto lunedì 18 settembre 2023, a Roma, durante l’audizione convocata dalla Commissione parlamentare Antimafia sull’emergenza criminalità nelle campagne della Capitanata.
“L’audizione”, spiega Miano, “è arrivata anche in seguito a quanto proprio CIA Capitanata ha denunciato lo scorso agosto. Davanti alla Commissione, infatti, la nostra organizzazione è tornata a evidenziare le peculiarità che rendono straordinari i caratteri emergenziali assunti dall’aggressione criminale all’agricoltura: questa è la provincia agricola più estesa d’Italia e, per tale motivo, è ancora più difficile porre in essere strumenti efficaci di controllo, prevenzione e repressione degli atti criminali. In più, l’estensione enorme delle aree in cui operano le aziende agricole vale anche per la fittissima rete di strade rurali, arterie comunali e provinciali che si trovano in buona parte in condizioni disastrose. I criminali, che utilizzano potenti fuoristrada, sono attrezzati per percorrerle; le nostre forze dell’ordine, invece, non hanno a disposizione gli stessi mezzi. Ecco perché, in attesa che Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza del nostro territorio siano dotati di risorse umane e mezzi adeguati, occorre che sia l’Esercito a presidiare e controllare le aree rurali. La sola presenza dell’Esercito, in quelle aree, costituirebbe non solo un deterrente importante, ma anche un segnale forte, drastico e chiaro della presenza dello Stato”, dichiara il presidente provinciale di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata.
“I trattori rubati alle aziende agricole, con danni davvero ingenti, poi sono trasportati e imbarcati nei porti come quello di Napoli per alimentare un mercato illegale internazionale con ramificazioni incredibili, è quanto è stato appurato anche poche settimane fa grazie a un’operazione delle forze dell’ordine andata a buon fine”, afferma Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani. “Per questo motivo”, aggiunge Sicolo, “sono necessarie misure straordinarie e un’attenzione specifica, non episodica, a una situazione che in Capitanata, come purtroppo in altre zone della Puglia, ha assunto i caratteri di un’emergenza di livello nazionale, tenuto conto di quanto sia importante il comparto agricolo in quest’area fortemente trainata dal settore primario”.
Davanti alla Commissione, è stata messa in evidenza la drammatica situazione inerente al furto di quintali e quintali di uva in questa fase di inizio delle vendemmie. Si è parlato, inoltre, dell’enorme problema rappresentato dagli sversamenti illegali di rifiuti nei campi, anch’esso opera della criminalità organizzata. Le organizzazioni agricole, inoltre, hanno riproposto la necessità di rivedere i parametri attuativi della legge sul caporalato, per contrastare più efficacemente il fenomeno colpendo davvero chi fa sfruttamento e tutelando chi, invece, rispetta lavoratrici e lavoratori. “Servono donne e uomini a difesa del territorio e occorre che siano dotati di mezzi e strumenti idonei a contrastare la criminalità”, conclude Sicolo, “il Governo nazionale deve fare di più rispetto a questa situazione drammatica, cominciando dal rafforzare seriamente gli impianti e le reti rurali di videosorveglianza, la dotazione di personale e di tecnologie e mezzi adeguati e specifici le Forze dell’Ordine e la Magistratura”.