“La Puglia non può essere lasciata da sola nella battaglia contro la Xylella”. Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale CIA, torna con forza sul tema della prevenzione alla diffusione del batterio e della rigenerazione olivicola.

Ieri pomeriggio ha partecipato all’incontro convocato dall’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia, assieme al vicepresidente regionale vicario Giannicola D’Amico, al vicepresidente regionale Benedetto Accogli, al direttore regionale Danilo Lolatte, al direttore provinciale dell’area Levante (Bari+Bat) Giuseppe Creanza e alla direttrice provinciale dell’area Salento Emanuela Longo.

CIA Puglia chiede che vengano conferiti poteri straordinari a un organismo istituzionale per azioni di contenimento e conseguente erogazione di aiuti.

Si chiede inoltre di costituire un plafond dalle risorse dei CSR per un importo non inferiore a un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza Xylella.

Si ritiene poi necessario destinare specifiche risorse ad aziende agricole e pubbliche amministrazioni per le pratiche obbligatorie (lavorazioni e trattamenti fitosanitari).

In ultimo, è stata sottolinea l’importanza di un coordinamento delle attività di ricerca regionali, nazionali ed internazionali.

“Occorre – dice Sicolo – l’immediata nomina di un commissario che possa coordinare le attività di contenimento nella fascia di cuscinetto sollecitando le amministrazioni pubbliche, ferrovie dello stato ed altri enti a fare la propria parte, adottando da subito le opportune misure fitosanitarie. Ma non bastano solo i piani di contenimento, perché bisogna soprattutto promuovere la ricerca scientifica al fine di trovare la giusta terapia per salvare le piante. Fino ad oggi abbiamo avuto solo diagnosi, ma restiamo in attesa che la ricerca ci dia la terapia. Urge un intervento deciso della Regione Puglia, del Governo e della Comunità europea”.

“Bisogna rafforzare tutti gli strumenti e le iniziative di contrasto alla patologia, con cui stiamo già facendo i conti da oltre dieci anni, attraverso un più sistematico sostegno alla ricerca scientifica – chiosa Sicolo – creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci”.